«Aumentare del 20% il numero delle licenze non risolverà il problema dei pochi taxi in città».

I tassisti di Cagliari bocciano il decreto Asset che consente ai Comuni capoluogo di regione sede di città metropolitana o di aeroporto nuove concessioni attraverso un concorso straordinario e procedure molto più snelle.

I Comuni potranno rilasciare licenze aggiuntive, temporanee e stagionali a chi è già titolare. Per i rappresentanti dei 105 tassisti cagliaritani il provvedimento non sarà utile a far crescere il numero di auto bianche sulle strade. 

«Il Comune paradossalmente potrebbe concedere molte più licenze rispetto alle 21 del discusso decreto», afferma Massimo Orrù, rappresentante del Silt (Sindacato italiano libero trasporti). «Prima di valutare se e quanti permessi a tempo indeterminato mettere in circolazione, però, ci sono da risolvere i problemi che più volte abbiamo segnalato a Palazzo Bacaredda».

In certi momenti della giornata trovare un taxi è un'impresa. «Non discutiamo il fatto che qualche permesso in più possa essere dato – aggiunge Orrù – ma prima chiediamo che ci venga data la possibilità di una migliore organizzazione del lavoro». «Non dimenticate – sottolinea – che in questo periodo la città è un cantiere aperto. Il tempo della corsa è raddoppiato e, quindi, i taxi disponibili si dimezzano».

Martedì 10 ottobre è stato proclamato uno sciopero di 24 ore.

Andrea Artizzu

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