Cagliari, le ferie donate a una madre
"Mi servono per i miei figli malati. Grazie, sono senza parole"Le hanno donato la cosa più preziosa. L'unica che non avrebbe mai potuto acquistare: il tempo da trascorrere insieme ai suoi due bambini malati. Tempo per occuparsene giorno e notte. «Quando mi hanno detto quello che era successo, quasi non ci credevo. Nella mia vita questa è stata l'unica cosa che ho ricevuto da qualcuno che non fosse della mia famiglia. Non ho parole per ringraziare tutti i miei colleghi».
LA COLLETTA ONLINE - Il grande cuore dei dipendenti del Comune ha consentito di mettere insieme un piccolo tesoro grazie all'istituto delle ferie solidali. Da quando la richiesta della dipendente è stata pubblicata nella piattaforma interna sono bastati quattro giorni per raggiungere il massimo del contributo di giornate di cui è possibile usufruire in maniera continuativa. «Sono state due mie colleghe a spingermi a fare richiesta. Io all'inizio non volevo, mi sembrava brutto chiedere ad altre persone di rinunciare a qualcosa alla quale avevano diritto per aiutare me e la mia famiglia. Giornate che avrebbero potuto trascorrere in vacanza o al mare. Ma poi tutti mi dicevano: "Se non fai richiesta tu, chi altro dovrebbe farla"»? È così che si è messa in moto la macchina solidale che non si è ancora fermata. Le donazioni sono andate avanti anche dopo il raggiungimento del bonus di 28 giorni. «Io avevo esaurito tutto: ferie, congedi, permessi. Non avevo più neppure un'ora libera. L'unica cosa che mi restava era l'aspettativa non retribuita, ma con tutte le spese che siamo costretti a sostenere per le cure dei miei figli non è davvero possibile rinunciare allo stipendio».
L'ASSESSORE - La gara di solidarietà tra i 1.200 dipendenti comunali non è finita. Alla scadenza dei 28 giorni, la richiesta potrà essere ripresentata e le donazioni potranno ricominciare. «Ci sono già state molte altre richieste - spiega l'assessore comunale al Personale Danilo Fadda che ha sostenuto fin dall'inizio l'iniziativa -. Sono molto felice di questa dimostrazione di generosità da parte dei dipendenti del Comune, ma devo ammettere che non ho mai avuto nessun dubbio che sarebbe stato così alla prima occasione utile. D'altronde sono stati proprio loro a chiedere che venissero istituite le ferie solidali. Siamo stati la prima amministrazione pubblica a fare propria questa misura che offre sostegno a chi ne ha davvero bisogno. I requisiti necessari a usufruire dell'aiuto dei colleghi sono la presenza di figli minori gravemente malati, il certificato di una struttura sanitaria pubblica e l'aver esaurito ferie e permessi straordinari dell'anno in corso. Il caso della dipendente in questione rispetta queste condizioni».
LE REGOLE - Non solo, perché per aiutare la famiglia l'amministrazione ha imposto il totale rispetto della privacy. «Sulla piattaforma interna viene pubblicata la richiesta in forma anonima. Nessuno conosce il nome del beneficiario ma questo non ha impedito ai dipendenti di dare prova di avere un grande cuore e la cosa non può che farci piacere». Chi partecipa alla colletta può donare al massimo otto giorni delle ferie accumulate nell'anno precedente. Otto giorni che ora una madre potrà trasformare nell'unica cosa che conta per i suoi bambini: sentirla vicina ogni volta che ne avranno bisogno.
Mariella Careddu