Campi da padel al posto del giardino dei bambini dell’asilo. C’è già un recinto intorno all’area verde all’esterno della struttura per l’infanzia della Città metropolitana di via Cadello. Lì, tra erba, piantine e alberi, anche nel periodo della pandemia i piccoli hanno potuto stare insieme perché erano garantiti percorsi separati e distanze di sicurezza. Un’oasi che rischia di scomparire per lasciare spazio alla riqualificazione della zona, dove sorgeranno quattro campi da padel, altrettanti da tennis e piste ciclopedonali al servizio del parco di Monte Claro. 

«Una decisione assurda che va a colpire un asilo che è un unicum a Cagliari, non solo per la qualità dei servizi: è il solo a gestione diretta del pubblico ed è metropolitano, quindi a disposizione anche di genitori che per lavoro vengono a Cagliari dall'hinterland e hanno un  posto in città dove poter lasciare i loro bambini». La consigliera comunale del Pd, Camilla Soru, ha preso a cuore la vicenda. Sta studiando le carte perché vuole capire se su quel giardino sussista un vincolo paesaggistico che impedirebbe la riqualificazione, a difesa degli alberi e dello spazio verde. Il piano per la realizzazione dei campi che sfratterebbero i bambini è della Città metropolitana: «Quando ci è stato presentato», prosegue l’esponente dem, «ci era stato detto che i campi sarebbero sorti in uno spazio degradato. Solo di recente si è capito che l’area è quella del giardino dei bambini. Li sfrattano. E sarebbe l’ennesimo colpo alla struttura». 

Soru teme che lo scopo si quello di depotenziare ulteriormente l’asilo metropolitano «dove già adesso non vengono accettati i bambini più piccoli. Spero non sia così, ma la preoccupazione è che vogliano chiuderlo nel giro di due anni. L’unica struttura per l’infanzia non esternalizzata dall’amministrazione. Che adesso funziona bene». 

A Monte Claro il giardino è recintato ed è inaccessibile. Anche se stamattina è stata tolta una parte della struttura che impediva l’accesso. 

(Unioneonline/E.Fr.)

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