La maggioranza di centrodestra in Comune a Cagliari si avvita anche sul calendario dei lavori dell’aula. E va sotto, quando si passa alle votazioni. Risultato: passa la linea dell’opposizione e nella coalizione che sostiene Paolo Truzzu volano messaggi di velate minacce (politiche). 

Tutto parte da una richiesta del sindaco. In genere l’assemblea di Palazzo Bacaredda si riunisce il martedì. Truzzu ha proposto, anche al centrosinistra, di lavorare mercoledì pomeriggio: c’è da votare una importante delibera della Città metropolitana che deve essere approvata quella mattina. 

Dall’opposizione hanno dato l’ok, chiedendo però di potersi riunire anche il giorno precedente, per discutere numerosi atti rimasti fermi per settimane a causa delle tensioni in maggioranza e delle elezioni politiche. Truzzu non si è opposto. 

La parola è passata alla conferenza dei capigruppo. Antonello Angioni, che rappresenta i quattro ex Udc di “Solinas presidente” ha subito approvato la doppia seduta. Con lui, all’inizio, anche Alessandro Balletto, per Forza Italia. Ma durante la discussione – in remoto – è arrivato il no, irremovibile del capogruppo del Psd’Az, Roberto Mura: non si accontenta l’opposizione, era la sua tesi. 

Ed ecco emergere le posizioni contrastanti nel centrodestra. La riunione, che doveva essere solo operativa, è durata oltre due ore. Con anomale cadute di linea e concitate telefonate fuori onda.

Verso la fine, Balletto ha comunicato che si sarebbe adeguato alla linea di Mura e degli alleati. Angioni no: per coerenza, ha detto, “io sono per la doppia seduta”. 

Si è deciso di andare ai voti, al di fuori della prassi di una riunione dei capigruppo. L’avvocato esponente del gruppo per Solinas, che con i colleghi ha fatto ballare il sindaco negli ultimi mesi, ha tenuto il punto e si è espresso con un sì alla proposta dell’opposizione. Chiaro che non ci sia stato un accordo precedente. E il danno era ormai fatto. La maggioranza che governa Cagliari ha perso.

E da Forza Italia non l’hanno ben digerita: “Prendiamo atto”, è stato detto, “ma ci saranno delle conseguenze”. La tensione in Municipio resta alta. 

(Unioneonline/EF)

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