Ha detto al giudice di non aver visto il 33enne e di non essersi accorto di averlo colpito con l'auto. Poi ha chiesto scusa per quanto accaduto. 

Riccardo Medda, il 19enne cagliaritano finito in carcere con l'accusa di tentato omicidio per aver investito un uomo in via Mameli dopo averci discusso, si è avvalso della facoltà di non rispondere nell'interrogatorio di stamattina davanti al gip Giorgio Altieri. Difeso dall'avvocato Riccardo Floris ha rilasciato dichiarazioni spontanee. 

La versione del ragazzo stride con gli accertamenti dei carabinieri del nucleo radiomobile. Il giudice ha comunque disposto la custodia cautelare ai domiciliari vista la giovane età di Medda. L'accusa da tentato omicidio è stata derubricata a quella di lesioni personali gravi e aggravate. 

Secondo le indagini svolte dai militari, Medda alla guida di un'auto presa a noleggio avrebbe deliberatamente investito un 33enne di Monserrato che poco prima era intervenuto per sedare una lite di una coppia. Intromissione non gradita. Da qui una prima discussione, con l'intervento dei carabinieri, e poi l'investimento subito dopo che i militari erano andati via. Medda è stato poi rintracciato in un bar.

Il ferito ha riportato una grave frattura a una gamba: gli sono stati assegnati 40 giorni di cura ma i tempi di pieno recupero saranno superiori ai tre mesi. 

© Riproduzione riservata