Martelli, assi di legno, chiodi, puntelli: tecnici e operai fanno avanti e indietro dalla zona rossa. Dopo quattro mesi, in via Dettori a Cagliari è di nuovo un via vai di operai, camion, di polvere che si alza. La seconda fase del cantiere, quella più attesa da residenti e titolari delle attività commerciali, è cominciata: gli operai stanno allestendo il nuovo cantiere in vista dell’arrivo di gru e macchinari che serviranno per scavare nel sottosuolo e indagare le cause degli smottamenti.

«Sono già state sistemate le reti di protezione, adesso si sta completando lo smontaggio della legnaia e di alcuni puntelli per consentire ai macchinari di entrare in cantiere», spiega Gabriella Deidda, assessora ai Lavori Pubblici.

Smontata la legnaia, il primo passo sarà quello di sollevare i basoli, quindi si procederà allo scavo per capire quale sia stata la causa che ha creato gli smottamenti, mettendo a rischio la stabilità delle palazzine.

Il tutto avverrà sotto la supervisione della Soprintendenza, del Ctu nominato dal Tribunale, l’ingegner Fausto Mistretta, e dei periti nominati dai residenti (come l’ingegner Pietro Paolo Mossone). 

Gli abitanti, senza casa da quattro mesi, aspettano dall’8 gennaio. Da quando, cioè, in una notte è cambiato tutto e la loro normalità è finita all’improvviso.  

Mauro Madeddu

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