Cagliari in piazza per Gaza, ieri in mille a sostegno della Freedom Flotilla
Blocchi stradali, slogan e solidarietà: corteo spontaneo nel cuore della città. Nuovo appuntamento oggi alle 9 in piazza MatteottiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Una piazza piena, voci alzate contro il mare di silenzi e il grido di: «Palestina Libera». È cominciata così, ieri sera intorno alle 18 in piazza Costituzione, la mobilitazione che ha portato circa un migliaio di persone – cittadini, attivisti, sindacati – a manifestare per la Freedom Flotilla, la missione umanitaria bloccata nelle acque internazionali al largo di Gaza dalle forze israeliane.
L’iniziativa è partita in poche ore organizzata dall’associazione Sardegna Palestina, dopo l’allarme lanciato dalla Flotilla. A far crescere l’ondata di solidarietà è stato anche l’intervento della Cgil, che ha rilanciato l'appello via social: “Tutti in piazza Costituzione a Cagliari ‼️ ADESSO‼️ Per Gaza, a sostegno della Flotilla”, condannando l’azione militare contro le navi umanitarie.
In mezzo alla folla anche Marco Loi, l’attivista sardo che avrebbe dovuto prendere parte alla missione, ma che ha dovuto rinunciare a causa dei danni subiti dalla sua imbarcazione a Creta, colpita da droni.
Tra bandiere palestinesi, musica e interventi al megafono, la protesta si è trasformata in un blocco stradale quando i manifestanti hanno occupato la rotatoria ai piedi del Bastione di Saint Remy, esponendo uno striscione con la scritta “Cagliari antifascista”.
Al grido di “Palestina Libera”, la folla ha interrotto il traffico: un autobus diretto verso viale Regina Elena è stato costretto a fare marcia indietro, mentre la viabilità è rimasta bloccata dalle 22:15 fino a tarda notte.
Il corteo si è poi mosso lungo via Manno fino a raggiungere piazza Yenne, dove la manifestazione si è conclusa attorno alle 2 del mattino, tra cori e applausi.
Alle 9 di oggi, invece, gli attivisti saranno in piazza Matteotti. Nel frattempo, cresce anche la mobilitazione sindacale: per domani è stato indetto uno sciopero generale da parte della Cgil e dei sindacati di base, a sostegno della missione e contro l'intervento militare israeliano.