Mentre restano gravi le condizioni di uno dei feriti nella feroce aggressione di ieri pomeriggio in via Dolcetta a Cagliari, nella notte c’è stata la svolta nelle indagini della Squadra Mobile: gli investigatori hanno arrestato a Sestu i due presunti responsabili del triplice accoltellamento avvenuto nell’officina dei fratelli Emanuele e Simone Pruner.

I poliziotti, coordinati dal dirigente Fabrizio Mustaro e da Davide Carboni, sono risaliti ai due, Alessandro Mundula di 46 anni e Nicolò Argiolas di 44, soprattutto grazie alle immagini riprese da una telecamera che ha immortalato gran parte della terribile scena. I Falchi hanno così rintracciato l’uomo e il complice: su disposizione del pm sono stati accompagnati in carcere a Uta con le accuse di tentato omicidio e lesioni gravissime.

IL MOVENTE – Secondo la prima ricostruzione degli investigatori, Mundula, che lavora come buttafuori in un locale gestito da Argiolas, si sarebbe recato più volte nelle ultime settimane dai titolari dell’officina per reclamare dei lavori su un’auto portata tre anni fa per delle riparazioni. Probabilmente sono sorte delle incomprensioni sui tempi e sui costi degli interventi. Questo avrebbe fatto crescere la rabbia di Mundula. Ieri pomeriggio è tornato nell’officina accompagnato da Argiolas. Armato di due coltelli si è gettato sui fratelli Pruner, in particolare su Emanuele. Anche quando l’uomo è caduto a terra, ha proseguito a colpire. Feriti anche Simone Pruner e un dipendente. I tre alla fine sono fuggiti in una vicina attività. Mundula è risalito sulla vettura di Argiolas e i due sono andati via. 

I FERITI – A cadere sotto i colpi di due coltelli (entrambi recuperati nella zona dai poliziotti) sono stati i due fratelli titolari dell’officina di via Dolcetta poi accompagnati in codice rosso all’ospedale Brotzu. Il più grave, Emanuele Pruner, 46 anni, nella notte è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico per salvargli la vita. Ora è in Rianimazione, i medici mantengono la prognosi riservata. La situazione, per il momento, resta critica. Grave anche il fratello Simone, 44, portato dal 118 al Policlinico con alcune lesioni. Nell’aggressione ha riportato delle ferite per fortuna non gravi anche un dipendente, Marco Pilia di 23 anni, medicato sul posto.

IL SEQUESTRO – La Golf utilizzata dai due è stata recuperata e sequestrata. Sul sedile del passeggero le tracce di sangue. Argiolas, in questa prima ricostruzione dei Falchi e degli agenti della terza sezione della Mobile, avrebbe assistito per poi riaccompagnare a casa il buttafuori. Sabato i due verranno interrogati dal giudice per l’udienza di convalida e potrebbero fornire le loro versioni su questo terribile fatto di sangue. 

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