Dopo un attento intervento di riqualificazione avviato ad aprile, il liceo classico Dettori di Cagliari è pronto a celebrare i suoi 160 anni di storia con l'inaugurazione della rinnovata aula magna Antonio Gramsci. L'evento inizierà giovedì 13 novembre a partire dalle 9 con l’accoglienza dei partecipanti. Tra le figure istituzionali l’assessore regionale alla Pubblica istruzione Ilaria Portas, e Lucas Raggio con Raffaele Dessì, i rappresentanti degli studenti. 

La dirigente scolastica, Monica Ruggiu, ha dichiarato: «L’aula magna, con la sua nuova veste, torna a essere il cuore pulsante del Dettori. Non è solo una struttura, ma il simbolo di un'appartenenza che si proietta nel futuro. Vogliamo che sia un luogo di confronto e di crescita, dove i nostri studenti possano coltivare la curiosità, la critica e la libertà di pensiero, in continuità con la grande tradizione del nostro liceo, da 160 anni punto di riferimento per la diffusione del sapere classico e per la costruzione di una cittadinanza consapevole e attiva».

Il progetto, curato dallo Studio Dmc_architetti, con l’importante contributo dei tecnici della Città Metropolitana di Cagliari, ha restituito alla comunità scolastica e alla città uno spazio che mette insieme memoria, piena accessibilità e tecnologia d'avanguardia. L’obiettivo principale del progetto è stato quello di rendere l’aula magna un ambiente funzionale, accessibile e tecnologicamente aggiornato, capace di accogliere fino a 350 persone.

Il nuovo progetto ha voluto proteggere gli elementi storici, come la parete bordeaux all’ingresso, affiancandoli a elementi contemporanei. Tra gli interventi più importanti si nota la rimozione delle barriere architettoniche, l’aggiunta di posti a sedere fissi e la creazione di un palco multifunzionale, progettato per eventi vari: dalle cerimonie ufficiali, agli spettacoli teatrali e musicali. La selezione dei materiali - legno di rovere e resina - insieme alla perfetta integrazione dei nuovi impianti audio, video e di illuminazione garantiscono versatilità, efficienza energetica e una piacevole esperienza dello spazio. Il risultato finale è un ambiente modernizzato, ma che mantiene le sue caratteristiche originali: un simbolo di appartenenza e apertura, pronto a diventare un punto di riferimento per l'educazione, l'arte e la comunità.

Il valore etico e profondo dell'architettura come mezzo per ridare significato si manifesta nelle parole della progettista Teresa De Montìs, titolare dello Studio Dmc_architetti ed ex alunna del liceo, che ha guidato l'intervento: «Ho provato una grande gioia nel salvaguardare e far rivivere un luogo a me familiare, in cui non vedo solo muri, scale, corridoi, ma riscopro, nella memoria, volti, voci, risate. Sentirsi utili, poter restituire bellezza e significato, è un privilegio immenso. Riportare alla luce ciò che il tempo ha nascosto, aggiungere senza cancellare, riparare senza fingere che nulla sia accaduto: questo, in sintesi, è lo spirito dell’intero intervento». L’inaugurazione non rappresenta dunque solo la fine di un cantiere, ma rappresenta un momento di rinascita culturale, che offre un nuovo punto di riferimento per l'educazione, l'arte e la comunità cittadina.

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