«L’inerzia è l’elemento principale di tutta la situazione». Basta una passeggiata tra i sentieri di Monte Urpinu per capire che quella frase, pronunciata da un anziano habitué del parco, racchiude perfettamente il sentimento diffuso tra chi ogni giorno frequenta uno dei luoghi più amati dai cagliaritani.

Famiglie, runner, anziani e studenti concordano: «Il parco di Monte Urpinu non è più quello di una volta».

Erba secca, giochi vecchi, spesso mal tenuti. Ma anche alberi secchi, rami caduti mai rimossi e intere zone lasciate al degrado.

contentid/80452250-fd4f-4e6b-8b59-48eff8251df4
contentid/80452250-fd4f-4e6b-8b59-48eff8251df4

«È l’ombra di ciò che era», dicono amaramente i frequentatori, ricordando che molti degli alberi oggi agonizzanti erano stati messi a dimora con fondi pubblici. «Quello che vediamo – aggiungono – è l’emblema dello spreco di soldi dei cittadini».

contentid/f2077a85-40e3-4884-9082-d4ded6c2ca36
contentid/f2077a85-40e3-4884-9082-d4ded6c2ca36

Le segnalazioni si moltiplicano. Da oltre tre settimane, tra gli alberi, scorre una perdita d’acqua mai riparata. Il piccolo ponte che collega due aree del parco è sbarrato da oltre sei mesi, in attesa di un intervento che non arriva. Nel frattempo, i giochi per i bambini spariscono: quelli vecchi vengono rimossi e non sostituiti, mentre le strutture rimaste mostrano segni evidenti di usura.

contentid/fecf039b-bf22-47da-84c1-4ac0c95542a6
contentid/fecf039b-bf22-47da-84c1-4ac0c95542a6

A preoccupare è anche lo stato della vegetazione. «Sempre più piante grandi – lecci, cipressi e altre specie – sono secche o visibilmente malate», raccontano i cittadini, che chiedono un intervento serio di manutenzione e controllo fitosanitario.

contentid/16632c23-fa9c-4324-9c20-7cc36d699c5f
contentid/16632c23-fa9c-4324-9c20-7cc36d699c5f

E poi c’è la questione dei lavori “fantasma”: «iniziano senza cartelli, si fermano senza spiegazioni e non finiscono mai». Un copione che si ripete anche a pochi metri dal parco, dove la nuova scuola avrebbe dovuto essere consegnata a giugno 2024 ma è ancora un cantiere. 

contentid/c1bb5717-6217-4f3b-9f38-57d6d5438154
contentid/c1bb5717-6217-4f3b-9f38-57d6d5438154

Infine, il tema dell’acqua. «Se il problema è quello, cosa si aspetta a collegare il depuratore ai parchi?», si chiede nonno Giorgio, mentre passeggia con la sua nipotina. «Del riuso delle acque reflue se ne parla da 15 anni, il progetto è pronto e disponibile. Ma allora perché non lo si usa?».

© Riproduzione riservata