È un problema che andrà avanti ancora per un po’, almeno fin quando non si risolverà («a breve», assicurano) il guasto che da alcune settimane ha improvvisamente bloccato il forno crematorio del cimitero di San Michele di Cagliari.

Risultato: oggi erano 9 le bare sistemate nella saletta refrigerata del cimitero cagliaritano, 4 destinate alla tumulazione e 5 alla cremazione. Senza l’impianto di Cagliari, le imprese di onoranze funebri sono costrette a portare le salme a Sassari e a Olbia, con inevitabili attese per la cremazione.

Giusto per avere un’idea, dicono le imprese funebri, se di norma occorrono due o tre giorni per una cremazione a Cagliari, in questo momento bisogna metterne in conto circa sette.

Se poi si aggiunge il pericolo che a breve possa fermarsi anche il forno crematorio di Olbia (per una manutenzione), è evidente che il pericolo è dietro l’angolo. L’assessora di Cagliari con delega ai servizi cimiteriali Marina Adamo spiega che «non esiste un problema. Tutto è legato al sistema delle cremazioni che in questo momento a Cagliari sono bloccate da un guasto all’impianto che, ci hanno detto, verrà riparato a brevissimo. Tra le bare all’interno della sala del cimitero di San Michele questo pomeriggio, quattro sono in attesa di tumulazione», procedura che funziona benissimo e che si effettua al massimo nel giro di 24 ore, «e in ogni caso bisogna considerare che una cremazione porta via qualche giorno in più rispetto a una tumulazione».

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