Insegnanti e personale Ata incrociano le braccia e scendono in piazza venerdì 6 maggio a Cagliari per lo sciopero generale indetto da Cobas, Usb e altre sigle sindacali.

L’appuntamento è fissato per le 9.30 in piazza Garibaldi.

Diverse le motivazioni, dalla difesa costituzionale del ripudio della guerra, con il no a qualsiasi coinvolgimento bellico dell'Italia, ai temi che riguardano direttamente la scuola. Gli avversati quiz Invalsi e il nuovo decreto sull’istruzione.

Provvedimento che “su reclutamento e formazione introduce un percorso a ostacoli, un inaccettabile esborso economico per la stabilizzazione dei precari e una formazione in orario aggiuntivo per tutti”, denunciano i promotori della protesta.

Altre richieste sono il rinnovo di un contratto “scaduto ormai da più di due anni”, con la richiesta di “aumenti significativi per tutti che permettano di recuperare il 20% del potere d’acquisto perso negli ultimi decenni e di difendere i salari reali dalla ripresa dell’inflazione e dal carovita drammaticamente peggiorati dalla guerra”. Ultimo argomento di protesta, la contrarietà al “lavoro gratuito degli studenti in Pcto (Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento) e negli stage”.

(Unioneonline/L)

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