Cagliari, confermata la condanna a 20 anni ai genitori della piccola Esperanza
La Corte d'assise d'appello ribadisce la sentenza di primo grado nei confronti di Dragana Ahmetovic e Slavko Seferovic, accusati dell’omicidio della figlioletta di 20 mesi, mai ritrovata
Il tribunale di Cagliari (Archivio L'Unione Sarda)
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La Corte d'Assise d'Appello di Cagliari ha confermato anche in secondo grado la condanna a 20 anni inflitta ai due coniugi trentunenni Dragana Ahmetovic e Slavko Seferovic, accusati dell'omicidio volontario della figlia Esperanza, di 20 mesi, svanita nel nulla nel dicembre del 2017 dalla roulotte dei genitori, trovata poi incediata alla periferia di Cagliari.
Al termine del processo – svoltosi con rito abbreviato – i giudici hanno accolto la richiesta di conferma dell’accusa, sostenuta da Liliana Ledda. La coppia non era presente al momento della sentenza.
Esperanza era scomparsa a ridosso del Natale 2017, quando era stato incendiato il furgone dove viveva la famiglia, di origine rom. A coordinare le indagini era stato chiamato il pm della Direzione distrettuale antimafia Guido Pani perché all'inizio si ipotizzava un sequestro di persona a scopo di estorsione.
Solo in seguito è iniziata a emergere la terribile verità sulla sorte della piccola, che sarebbe stata soffocata o impiccata. Il corpicino però non è mai stato trovato: ai genitori è stato per questo contestato anche l'occultamento di cadavere, oltre che la simulazione di reato.
Nel corso delle indagini i due imputati hanno sostenuto diverse versioni: prima il rapimento, poi la morte naturale, un tragico incidente, con la bimba morte a causa di un boccone di traverso. E ancora: la donna aveva incolpato il marito, ma alla fine si era assunta lei stessa la responsabilità dell’accaduto.
Ora la sentenza di secondo grado, che ha nuovamente inflitto 20 anni alla coppia.
(Unioneonline/l.f.)