Tutte assoluzioni e un’accusa di peculato riformata e dichiarata prescritta. A quasi otto anni dalla chiusura dell’inchiesta sui presunti illeciti e abusi alla Camera di Commercio di Cagliari, la Corte d’appello ha fatto cadere pressoché tutte le accuse nei confronti dei vertici dell’Ente che associa e promuove le imprese commerciali della provincia. Per l’ex presidente Giancarlo Deidda e l’ex segretario generale Luca Camurri una serie di presunti abusi d’ufficio sono caduti perché il reato è stato abolito, mentre sono arrivate assoluzioni piene per peculato e falso, quest’ultimo contestato anche alla funzionaria Simonetta Oddo Casano. Sempre all’ex numero uno dell’Ente è stato dichiarato prescritto un peculato per l’uso delle auto di servizio: Deidda dovrà risarcire duemila euro all’istituto camerale.

Condanne ribaltate

La Corte d’appello, presieduta dal giudice Giovanni Lavena, ha dunque accolto quasi tutte le richieste dei difensori Patrizio Rovelli (Deidda), Gianluca Aste (Camurri) e Rita Dedola (Oddo Casano), riformando la sentenza di primo grado con la quale la Seconda sezione penale del Tribunale aveva condannato l’ex presidente a 4 anni e mezzo, l’ex segretario a 5 anni e 4 mesi e la funzionaria a un anno. Nel dettaglio Deidda e Oddo Casano sono stati assolti dall’ipotesi di falso (il fatto non sussiste) per una delibera che aveva assegnato al tutela legale a Camurri. Per quest’ultimo il fatto non sussiste anche per l’accusa di peculato derivato dalla fornitura di piante alla Fiera e per un’ipotesi di diffamazione. La contestazione di alcuni presunti abusi d’ufficio di Camurri e Deidda sono caduti perché il Parlamento ha abolito il reato, mentre per il presunto l’utilizzo illecito di un’auto blu dell’Ente, l’ex presidente si è visto riqualificare il reato in «peculato d’uso», un’ipotesi più leggera rispetto al peculato, che è stata dichiarata prescritta. Dovrà liquidare un danno di 2mila euro alla Camera di Commercio, costituita parte civile con l’avvocato Matteo Pinna.

L’indagine

Già in primo grado il Tribunale aveva fatto cadere 32 imputazioni delle tante promosse dalla Procura, molte delle quali dichiarate prescritte, mentre era arrivata l’assoluzione per delle ipotesi di maltrattamenti. L’indagine della Procura era nata durante una pesante stagioni di dissapori interni alla Camera di Commercio: erano stati denunciati presunti casi di mobbing, trasferimenti dequalificanti e anche un licenziamento. Grande soddisfazione è stata espressa da tutti i difensori.

Fr. Pi.

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