"La tradizione non può morire", sentenziano i campanari arrivati da tutta la Sardegna. Si sono trovati nella chiesa di Sant'Eulalia, in occasione della Prima rassegna regionale dei suonatori di campane de Sardigna de S'Arreppiccu. Un centinaio circa, pronti a difendere un'arte in via d'estinzione, tra giovani disinteressati e paesi con tutte le campane rotte. Sulle scalinate hanno raccontato le loro storie, e svelato i segreti di un mestiere quasi dimenticato.
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