L'ingresso è riservato: «A gay e bisex». E come si riconoscono dagli eterosessuali? «Non ci vuole la bacchetta magica. Si capisce scambiando due chiacchiere, al momento del tesseramento».

Funziona così la selezione all'ingresso del Darkness Club, il primo cruising bar di Cagliari. Un locale per soli omosessuali: un luogo d'incontro per bere qualcosa, conoscersi. Nessuna dark room, pare. Sarebbe uno spazio appartato dove, in punti di ritrovo dello stesso tipo in altre parti del mondo, si approfondiscono le amicizie. «Ci sono solo delle cabine video, ma niente di che».

Via Santa Margherita, in centro, un centinaio di passi sopra piazza Yenne. Di giorno due serrande anonime tirate giù: c'era una videoteca. Da quando ha chiuso, quelle stanze sono state ristrutturate. Il risultato della trasformazione lo spiega il presidente dell'associazione Darkness, che lo ha preso in gestione. Niente nome, «non mi interessa la notorietà». Finora ha preferito il basso profilo: «Abbiamo inaugurato sabato scorso, senza troppo rumore», spiega, «pensiamo di avere maggiore riscontro questo sabato e poi quello successivo, dopo la parata del pride». Che si concluderà sotto la statua di Carlo Felice. Un flusso sul quale il presidente del club conta, ma l'intento sembra diverso.
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