Il liceo classico Dettori di Cagliari è l’ultimo, in ordine di tempo, a essere stato occupato dagli studenti all’interno di una mobilitazione che coinvolge diversi istituti del capoluogo come i licei Euclide ed Eleonora d’Arborea.

Diverse le motivazioni, caso per caso: si va dall'organizzazione dei progetti PCTO al problema dell'edilizia sicura, al nodo trasporti. I ragazzi chiedono anche un "sistema di valutazioni e didattica che consideri l'individualità di ogni studente e non lo giudichi in maniera punitiva".

Poi i vari riferimenti all’emergenza Covid con la richiesta di spazi di socialità e un allentamento delle misure restrittive. Tra gli istituti in cui si respira malcontento c’è inoltre lo scientifico Michelangelo che attualmente non è occupato ma in una nota i rappresentati d’istituto sottolineano alcune questioni. A cominciare dall'acqua. "Vorremmo che venisse risolto il problema delle vecchie tubature delle sedi di Via dei Donoratico (sede centrale) e Via Grandi (succursale), che sono compromesse dalla ruggine senza che si sia mai provveduto in tal senso". E poi la richiesta di poter usufruire dei cortili esterni per la ricreazione, infine il fatto che "la succursale di Via Grandi è fortemente penalizzata dall'assenza di laboratori di Chimica e Fisica e della palestra e gli studenti e i docenti si ritrovano limitati nelle loro attività al di fuori della lezione frontale". 

(Unioneonline/s.s.)

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