Anche quest’anno il capoluogo sardo rinnova il suo impegno nella Settimana Europea della Mobilità (SEM), in programma dal 16 al 22 settembre. Un’intera settimana di dibattiti, laboratori, esplorazioni urbane e momenti di confronto con esperti, cittadine e cittadini, per riflettere sul futuro degli spostamenti in città.

Il tema scelto per l’edizione 2025 è chiaro e ambizioso: “Mobilità per tutti e tutte”, con l’obiettivo di promuovere una visione inclusiva e sostenibile della mobilità urbana.

Ad annunciare l'iniziativa, nel corso di una conferenza stampa, sono stati amministratori, tecnici e rappresentanti delle realtà locali coinvolte. Al centro della settimana cagliaritana, un ricco programma coordinato dal Laboratorio di Ecologia Urbana “Enrico Corti”, guidato dall’associazione Mesu.

«Invitiamo a guardare alla mobilità non solo come questione tecnica o infrastrutturale, ma come parte integrante della vita quotidiana», ha spiegato Giuseppe Carta, presidente di Mesu. «È un tema che incide sulla qualità delle relazioni, dell’ambiente, dell’economia locale e della giustizia sociale».

Un approccio trasversale, ribadito anche dall’assessore alla Mobilità Yuri Marcialis: «La mobilità riguarda tutta l’amministrazione comunale, non solo per gli aspetti ambientali. È legata alla qualità della vita di chi vive e lavora in città, e alla possibilità di spostarsi liberamente e in sicurezza con qualsiasi mezzo».

Tra le novità di quest’anno, anche un’attenzione particolare al coinvolgimento delle scuole e dei più piccoli. L’assessora all’Istruzione Giulia Andreozzi ha illustrato il progetto “La mobilità dei bambini: a scuola vado coi miei amici”, dedicato agli alunni delle scuole primarie: «L’iniziativa punta a promuovere percorsi sicuri e autonomi verso la scuola, con la partecipazione attiva dei bambini. Quest'anno coinvolgerà gli studenti della scuola Riva, ma l’obiettivo è estenderla ad altri istituti».

Non mancheranno momenti di confronto con esperienze italiane ed europee già consolidate, come ha anticipato Matteo Lecis Cocco Ortu, assessore alla Pianificazione strategica e urbanistica: «Studieremo i casi di Bologna, che ha introdotto il limite dei 30 km/h con risultati significativi sulla sicurezza stradale, e di Barcellona, che ha adottato modelli urbanistici incentrati sulle persone».

Infine, a sottolineare l’importanza politica e sociale del tema è intervenuto anche Luciano Congiu, presidente della Commissione Mobilità: «La mobilità è anche democrazia, accesso ai servizi e sicurezza. Il Consiglio comunale è compatto nel ritenere questo tema una priorità assoluta per il futuro della città».

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