Là dentro, all’interno dello stabilimento dell’Esercito, al Poetto di Cagliari, si conoscono tutti. Ecco perché la presenza di due magrebini, peraltro nemmeno in costume da bagno, è sembrata strana. Marco Fanari, militare e vicepresidente della Municipalità di Pirri, li ha tenuti d’occhio sin da subito. 

«Erano a dieci metri dal mio ombrellone», racconta, «quando hanno afferrato uno smartphone». I due uomini hanno sfruttato un attimo di disattenzione del proprietario, che comunque si trovava nei paraggi. Forse con incoscienza, considerato lo stabilimento in cui si trovavano. E infatti Marco Fanari non ci ha pensato due volte: «Gli ho intimato di lasciare ciò che avevano preso, ma loro son fuggiti».

È in questo momento che inizia l’inseguimento. I due scappano di corsa, lungo la battigia: «Hanno attraversato lo stabilimento dell’Aeronautica, poi hanno continuato a correre lungo la spiaggia libera», continua il militare. «Dopo circa 600 metri si sono divisi, proseguendo la fuga verso il lungomare, nella zona della pista ciclabile». Ed è qui che Fanari riesce a raggiungere uno dei due: «Nel frattempo», spiega, «si erano disfatti dello smartphone, che è stato recuperato. Ho immobilizzato il ladro, chiedendo ai passanti di chiamare le forze dell’ordine». 

Nel giro di pochi minuti sono arrivate due Volanti della polizia, che hanno portato via l’uomo, sottraendolo anche alla rabbia dei bagnanti che avevano assistito alla fuga. 

(Unioneonline/L.Ne.)

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