Voleva vaccinarsi per “tutelare la propria salute” ma anche “per tornare a una vita normale".

Madre favorevole, padre contrario. Così la decisione è passata nelle mani del diretto interessato, un sedicenne, ma col benestare dell’autorità giudiziaria vista la minore età.

La prima sezione civile del Tribunale di Cagliari, presieduta da Ignazio Tamponi, ha autorizzato la madre ad organizzare la vaccinazione del figlio “prescindendo dal consenso” del marito, “salva ogni altra diversa valutazione del medico dell’hub” e con l’utilizzo del farmaco “adatto al caso”.

Nelle motivazioni il Tribunale ha riportato anche le dichiarazioni del minore, che lamentava la “mancanza di chiarimenti” del padre sul diniego (l’uomo nella causa ha parlato di “possibili conseguenze sanitarie”).

Il Tribunale ricorda inoltre che governo e società italiana di pediatria hanno chiesto di procedere con l’immunizzazione dei 12-18enni sottolineando che “i benefici sono superiori ai rischi in tutte le fasce d’età, comprese quelle più giovani”.

(Unioneonline)

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