Slitta ancora una volta l'apertura del processo sulla morte della piccola Letizia Trudu, uccisa a undici anni dalle eliche di uno yacht a Santa Margherita di Pula nell'estate 2015.

Oggi il giudice Giuseppe Carta ha rinviato al 2 maggio l'udienza nella quale saranno ascoltati i primi testimoni convocati dal pm Alessandro Pili.

Uno spostamento dovuto alle condizioni di salute di Maurizio Loi, il comandante dell'imbarcazione, impossibilitato al momento a presenziare alla causa. L'uomo è sotto accusa per omicidio colposo assieme ad Andrea Trudu di Assemini, padre della vittima.

In base alla ricostruzione investigativa, alle 17,30 del 9 luglio il "Thor II", sul quale Loi faceva salire alcuni ospiti per dirigersi verso le calette e poi tornare indietro, arrivato davanti al condominio di viale Delle Sirene aveva puntato la prua verso il largo e la poppa verso la spiaggia a una distanza dalla riva inferiore a quella imposta dalla legge: una vicinanza utile forse a far sì che i passeggeri rientrassero a terra con maggiore velocità.

In quel momento Letizia Trudu, ospite a bordo, si era buttata in acqua ed era stata colpita e uccisa dalle eliche. Il padre secondo la procura avrebbe chiesto alla figlia di buttarsi in acqua, mentre Loi avrebbe violato una serie di norme della navigazione.

Andrea Manunza

LA TRAGEDIA:

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