Associazioni del Comitato "Difendiamo il Microcitemico" di nuovo in piazza per chiedere l'abrogazione dell'articolo 18 della riforma sanitaria sullo scorporo del Microcitemico dal Brotzu. "Due settimane fa non siamo stati ricevuti dai capigruppo e dal presidente del Consiglio regionale, oggi ci riproviamo", dice Francesca Ziccheddu, portavoce di Asgop (Associazione Sarda Genitori Oncoematologia Pediatrica).

Il sit-in è in corso sotto il palazzo del Consiglio regionale dove è in programma la discussione di una mozione dell'opposizione sull'emergenza Covid-19. "Abbiamo problemi molto concreti che riguardano i percorsi quotidiani di cura sui quali nessuno ci ha dato alcuna rassicurazione", aggiunge. Qualche esempio: "Le analisi del sangue dei nostri bambini quotidianamente vengono portate al Brotzu, le chemioterapie vengono effettuate all'oncologico Businco, ma soprattutto - sottolinea Ziccheddu - avevamo realizzato un percorso per avere l'anestesista pediatrico, un dipendente del Brotzu, in oncoematologia del Microcitemico".

Ora che si è riusciti ad ottenere questo risultato, "ci devono dire come funzionerà il presidio da domani, quale sarà il nostro ospedale di riferimento".
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