Anche a Cagliari universitari in tenda contro il caro-affitti: «Forti rincari dopo la pandemia»
«Si parte da 250-300 euro a letto, bisogna realizzare residenze universitarie per garantire a tutti il diritto allo studio»(Ansa)
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Cagliari come Milano. Anche in Sardegna studenti in tenda contro il caro affitti.
Una tenda da campeggio è stata infatti sistemata dagli studenti sardi dell’Unione degli universitari davanti all’ingresso del polo dell’ex clinica Aresu. L’iniziativa in occasione della mobilitazione nazionale per denunciare la crisi abitativa e chiedere risposte al Governo.
«Senza casa, senza futuro», è lo slogan.
«Una situazione intollerabile anche in Sardegna - spiega Matteo Pisu, coordinatore di UniCaralis rappresentante della facoltà di Scienze politiche, economiche e sociali e del dipartimento di Giurisprudenza -. A Cagliari, per esempio, dopo la pandemia stiamo assistendo a dei forti rincari. Si parte da 250-300 euro a letto, ma la domanda è superiore all'offerta. E questo è un meccanismo che fa salire i costi per esercitare il diritto allo studio».
La richiesta è quella «di realizzare residenze universitarie che rientrino nel diritto allo studio, le uniche che possono garantire a tutti gli studenti di studiare, indifferentemente dalla loro situazione economica». Tra le richieste anche un incremento del fondo di sostegno ai fuori sede, i 4 milioni previsti dalla legge di bilancio sono «una cifra ridicola vista la colossale crisi abitativa e il caro affitti».
La ministra Bernini ha firmato un decreto che istituisce un gruppo di lavoro interministeriale formato da esperti chiamati a dare risposte in tempi brevi sul tema.
Anche i rettori si stanno muovendo per individuare immobili da riconvertire con fondi del Pnrr per dare agli studenti locazioni a prezzi agevolati.
(Unioneonline/L)