«Altro che mascherina, questo si sta mangiando la sedia». Il protagonista del video, girato all’interno della Radiologia dell’Oncologico, a Cagliari, è un grosso topo: è all’interno di un ufficio e non sembra nemmeno tanto spaventato dalla presenza delle due dipendenti che riprendono, tra il preoccupato, lo schifato e il divertito. 

Il problema è che non si tratta di un caso isolato per l’ospedale di via Jenner, che si occupa dei malati oncologici. La prima segnalazione sulla presenza di topi era arrivata i primi giorni di dicembre: anche allora un video ne documentava uno che faceva capolino dalla cappa aspirante della cucina della mensa. Gli spazi erano stati chiusi, per effettuare l’intervento di derattizzazione. L’allarme sembrava superato, ma non era così. 

«Ci eravamo sentiti in dovere di denunciare la vicenda, vista la particolare delicatezza delle patologie trattate in quell’ospedale», spiega il segretario provinciale della Fials, Paolo Cugliara, «ci era stato assicurato che con la derattizzazione era stato tutto risolto. Invece siamo qui a segnalare l’ennesima presenza di un gigantesco ratto: una “merdona”, se mi si passa il termine in sardo. A questo punto invitiamo la direzione dell’ospedale a prendere seri provvedimenti, quali essi siano. Ma devono essere risolutivi: la situazione è grave, visti anche i precedenti». 

Il sindacalista fa riferimento alla chiusura di bar e cappella, sempre del Businco, decisi la scorsa settimana: l’accesso era stato di nuovo consentito dopo due giorni.  Mentre resta ancora inaccessibile la mensa: gli spazi sono stati di nuovo interdetti dopo la riattivazione.  Il motivo è sempre lo stesso: in ospedale ci sono i topi. 

Il servizio mensa, avevano fatto sapere in mattinata, doveva essere riattivato a partire da domani, 22 dicembre. Ma di sera è arrivato il contrordine: tutto fermo fino al 28. Il topo avvistato lunedì è stato catturato e ucciso. Ma, a quanto pare, ce ne sono molti altri. E c’è aria di emergenza, nell’ospedale dei malati di cancro. 

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