In Italia, un giovane su quattro è fuori dal circuito dello studio e del lavoro. Un dato preoccupante, che in Sardegna assume contorni ancora più allarmanti: il 26,1% dei ragazzi tra i 15 e i 34 anni è classificato come Neet (Not in Education, Employment or Training).

Numeri che evidenziano un fenomeno in crescita, come rivelano gli ultimi dati Eurostat e Istat, e che mettono in luce la difficoltà di molti giovani nell’accedere al mercato del lavoro o nell’acquisire competenze adeguate.

A pesare su questa situazione sono diversi fattori: dalla stagnazione economica alla mancanza di opportunità professionali, passando per la carenza di orientamento e la sfiducia nel futuro. Problematiche che riguardano anche gli emigrati sardi che vorrebbero tornare sull’Isola ma faticano a trovare prospettive concrete.

Per affrontare questa emergenza, le Acli della Sardegna, grazie al finanziamento della Fondazione Sardegna e in collaborazione con Crei Sardegna, Ipsia Sardegna, Acli Cagliari e Sardegna Sapere, hanno avviato il progetto Prospects.

L’iniziativa, attiva da marzo, ha offerto ai giovani strumenti pratici per inserirsi nel mondo del lavoro e supportato gli emigrati sardi intenzionati a rientrare. Tra i servizi forniti: orientamento e accompagnamento al lavoro, consulenza per la creazione d’impresa, informazioni sulle agevolazioni per il reinserimento professionale e coaching motivazionale.

Domani, invece, dalle 11 alle 12.30, si terrà un incontro informativo nella sede delle Acli regionali in via Roma 173 a Cagliari. Durante la mattinata verranno presentati gli ultimi aggiornamenti sul progetto e i servizi dello sportello d’impresa. Inoltre, sarà ospitato l’Hub Nuoro, che illustrerà il Progetto RETE, un’ulteriore iniziativa a sostegno dell’occupazione giovanile.

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