Le liste d’attesa per le prestazioni di Medicina nucleare, negli ospedali Businco e Brotzu di Cagliari, sono state “azzerate”. Lo scrive la Regione Sardegna in una nota in cui l’assessore alla Sanità, Mario Nieddu, spiega che “grazie alla riorganizzazione e ottimizzazione del lavoro la struttura complessa dell'Arnas G. Brotzu chiuderà il 2022 con un volume di circa seimila esami. Parliamo di diverse tipologie di Pet eseguite prevalentemente per la ricerca diagnostica dei tumori. Oggi per il primo accesso stimiamo tempi d'attesa medi tra i sette e i quattordici giorni, contro una media tra i trenta e i quarantacinque giorni che potevamo registrare nel periodo pre-pandemia".

L’offerta sanitaria, viene aggiunto, è stata incrementata: “La Medicina Nucleare del Brotzu ha aumentato il numero delle tipologie di esami con l'impiego di diversi radiofarmaci che vengono prodotti direttamente nelle strutture dell'Arnas anche per l'impiego nelle terapie per la cura di alcune patologie della tiroide e dei tumori neuro endocrini. Questo aspetto è molto importante perché ha contribuito all'abbattimento della mobilità passiva rendendo disponibili in Sardegna esami prima possibili solo fuori regione".

Per il 2022 il sistema sanitario regionale “ha recuperato il 30% delle prestazioni rimaste indietro nei due anni precedenti a causa della pandemia. Il piano – conclude l'assessore - è stato varato a gennaio, ma è diventato realmente operativo ad aprile, con la fine dello stato d'emergenza. Nell'ambulatoriale, ad esempio, alla fine del secondo trimestre 2022, appena l'11% delle prestazioni risultavano recuperate, nel terzo trimestre il dato è salito al 28%, con un'evidente accelerazione".

(Unioneonline/s.s.)

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