Un aereo che precipita per un incendio e finisce in mare, 55 passeggeri da soccorrere immediatamente. Questo lo scenario – simulato – al centro della esercitazione internazionale svolta stamattina al largo di Cagliari sotto il coordinamento della Guardia Costiera e con la presenza di velivoli e mezzi navali di diverse marinerie europee.

Si è chiusa così la tre giorni di lavori dedicata allo scambio e al confronto tra massimi esperti sui temi della ricerca e salvataggio in mare, organizzata dalla Guardia Costiera italiana con l’Agenzia europea Frontex.

E oggi, nell’operazione Squalo 2022 nella quale sono stati impegnati venti tra velivoli ed unità navali, c’è stata l’esercitazione di soccorso.

E la scelta di Cagliari, come evidenziato dall’ammiraglio Giuseppe Aulicino, Capo reparto piani e operazioni del Comando generale della Guardia Costiera italiana, è stata strategica: “Il mare è un bene prezioso che va difeso e conservato e il Mediterraneo è una grande comunità in perpetuo movimento che ha bisogno di organizzazione e sicurezza. La scelta del sud Sardegna, come piano operativo, è stata dettata dal fatto che è una zona ad alto traffico aeronavale, in posizione baricentrica sia rispetto ai Paesi aderenti all’accordo Sarmedocc sia allo scenario dell’operazione Themis coordinata dall’Agenzia Europea Frontex”.

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