Abiti e giochi, ma anche letti per mamme e bimbi: Cagliari tende la mano ai profughi ucraini
Il Comune destinerà gli oggetti conferiti al Centro del Riuso per aiutare la popolazione in difficoltà per la guerra. Alla casa d’accoglienza Vittorio Emanuele II in arrivo 40 sfollati
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Anche Cagliari si mobilita per l’accoglienza dei profughi ucraini.
Il Comune ha deciso di destinare, mettendo a disposizione i beni in giacenza custoditi presso il “Centro del Riuso” alla popolazione ucraina “nelle forme e nei modi che si riterranno di volta in volta più opportuni anche attraverso il coinvolgimento delle Associazioni Umanitarie e del Gruppo di lavoro costituito all'interno del Comune di Cagliari per la gestione e il coordinamento di tutte le iniziative a favore dei profughi ucraini”.
"Il Centro del Riuso" è stato istituito da oltre un anno e vi è consentito conferire e ritirare gratuitamente svariati beni: abiti, accessori di abbigliamento e biancheria per la casa, articoli e accessori per l'infanzia, attrezzi per lavori domestici, attrezzature sportive, giochi e oggetti per lo svago, oggetti e suppellettili per la casa, stoviglie e casalinghi.
"Nel Centro – spiega il municipio - è stata rilevata una notevole affluenza di utenze e pertanto la presenza di beni in ottime condizioni è consistente”.
Sempre a Cagliari, la casa d’accoglienza Vittorio Emanuele II “è stata trasformata per poter accogliere circa 40 profughi provenienti dalle zone di guerra. Oggi si attendono i primi arrivi, soprattutto donne e bambini”. Lo ha comunicato l'associazione Nuova Assistenza. Un’iniziativa in collaborazione con l’amministrazione comunale.
"Il Comune di Cagliari ha acquistato una lavatrice per consentire alle mamme di essere indipendenti, mentre Nuova Assistenza si occuperà del lavaggio della biancheria piana e di colazione, pranzo e cena”, spiega una nota.
“Il nostro personale sarà a disposizione delle mamme e bambini che arriveranno – hanno dichiarato Maria Sidoti e Barbara Cocco, coordinatrici di Nuova Assistenza - Nei prossimi giorni affiggeremo sulle porte delle camere i nomi dei nostri nuovi ospiti in modo che possano sentirsi a casa e riconoscere alcuni spazi come propri. I nostri operatori inoltre stanno raccogliendo giochi ed abbigliamento in modo da poter donare un po’ di serenità e normalità a queste persone. Vogliamo ringraziare il Comune di Cagliari per la sensibilità dimostrata. Noi saremo come sempre al loro fianco”.
(Unioneonline/l.f.)