C’è un bel po’ di Sardegna nella notte magica dello stadio di Wembley, grazie a Nicolò Barella e Salvatore Sirigu, i due sardi della spedizione azzurra, che hanno festeggiato la vittoria contro l’Inghilterra agli Europei di calcio celebrando le loro origini isolane.

Sul palco della cerimonia di consegna delle medaglie d'oro e della Coppa, Sirigu, nativo di La Caletta, ha indossato la bandiera dei Quattro Mori, poi sventolata subito dopo con orgoglio in campo con il cagliaritano Barella e vicino alla Coppa.

Un entusiasmo che si è trasferito immediatamente, al triplice fischio finale, dopo l'ultima e decisiva parata di Donnarumma nella lotteria dei rigori, anche nelle piazze della Sardegna.

A Cagliari, migliaia di tifosi si sono riversati in Piazza Yenne, sotto la statua di Carlo Felice, tradizionale ritrovo dei festeggiamenti calcistici. Inevitabili gli assembramenti in una notte di grande gioia per tutti. Per evitare incidenti, tutto il Largo Carlo Felice è stato chiuso al traffico.

Il carosello d'auto si è creato in via Roma, dove i clacson hanno risuonato sino alle prime ore del mattino. Tante maglie azzurre, molti giovani su mezzi di qualsiasi tipo hanno accolto con grandissima gioia la coppa alzata da Giorgio Chiellini sotto il cielo di Wembley. Rigorosi i controlli: in piazza Yenne, fin dai primi minuti della festa, erano presenti due camionette della Polizia, per vigilare soprattutto a seguito dell'aggressione al rider avvenuta martedì notte. Stavolta, da questo punto di vista, la situazione è stata molto più regolare e civile. 

(Unioneonline/D)

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