A Foras: «Militarizzato anche l’aeroporto di Elmas, la notte dei missili di Teheran contro Israele»
La denuncia degli antimilitaristi, che lanciano in una conferenza stampa dallo scalo cagliaritano una manifestazione per domenica 2 giugnoI militanti di A Foras all'aeroporto di Elmas (Ansa)
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Anche l’aeroporto civile di Cagliari è militarizzato. Lo sostengono i militanti di A Foras, che in una conferenza stampa nello scalo di Elmas hanno lanciato la marcia di protesta di domenica 2 giugno a Cagliari, città ormai «a misura di militare, a cui non fa eccezione» neanche l’aeroporto.
Lo scalo di Elmas, affermano, «è utilizzato da molto tempo dai militari, a cui non basta il vicino aeroporto di Decimomannu. In caso di necessità le forze armate possono adibirlo interamente ad uso militare, come avvenuto la notte del contrattacco iraniano, con il lancio di centinaia di missili di Teheran verso Israele». Il riferimento è all’attacco avvenuto circa un mese e mezzo fa, nella notte fra il 13 e il 14 aprile.
Una situazione che può rappresentare «un grave pericolo» in caso di guerra «per il traffico civile e gli abitanti delle zone vicine», sottolineano gli antimilitaristi, che ricordano anche come lo scalo sia usato da anni per spedire i carichi di bombe prodotte a Domusnovas. «Da qui sono partite molte spedizioni dirette in Arabia Saudita, per venire utilizzate nei bombardamenti contro la popolazione civile dello Yemen. Anche durante l'aggressione genocida di Israele contro Gaza, molti carichi di bombe sono partiti da Elmas ed esiste il sospetto che alcuni di essi siano finiti in Israele dopo avere fatto scalo in altri paesi per depistare l'opinione pubblica e togliere dall'imbarazzo il governo italiano».
Cagliari ormai è una città militarizzata, conclude A Foras: «Dalla Sella del Diavolo a Monte Urpinu, fino al Poetto, passando dal porto ormai occupato in pianta stabile da navi da guerra, sono tantissime le caserme, residenze, depositi e installazioni, spesso inutilizzate ma sottratte all’uso della comunità».
Per questo domenica, in occasione della Festa della Repubblica, alle 16 i militanti si ritrovano in piazza San Bartolomeo per un «corteo allegro, composito e colorato per manifestare contro l’occupazione militare e in solidarietà con il popolo palestinese», per un’Isola «di pace, libera dalle logiche di guerra e solidale con i popoli oppressi».
(Unioneonline)