"Sono 174 le persone che, in meno di un anno, hanno scelto di iscriversi nel registro delle DAT (Disposizioni Anticipate di Trattamento) del Comune di Cagliari". A sottolinearlo è Danilo Fadda, assessore comunale agli Affari Generali, che parla di questa scelta come del "segno evidente di quanto la normativa sul testamento biologico fosse attesa dai cittadini e di quanto sia stato importante superare le tante difficoltà che hanno accompagnato l'iter parlamentare di approvazione della legge che, è bene ricordare, non ha niente a che vedere con l'eutanasia o con il suicidio assistito, ma semplicemente prevede la possibilità per ogni cittadino maggiorenne di stabilire in anticipo e in piena libertà se accettare o rifiutare determinate cure nel caso di una eventuale futura incapacità".

Con la legge 219 del 2017 è, infatti, stato disciplinato il consenso informato e le disposizioni comunemente definite come "testamento biologico" o "biotestamento".

Nella sostanza, ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere, in previsione di un'eventuale futura incapacità di autodeterminarsi e dopo aver acquisito adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle sue scelte può, attraverso le DAT, esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto rispetto ad accertamenti diagnostici o scelte terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari.

Nelle DAT ogni cittadino può indicare una persona, denominata fiduciario, che deve essere maggiorenne e capace di intendere di volere, e destinata a farne le veci e rappresentarlo nelle relazioni con il medico e con le strutture sanitarie.

Il fiduciario accetta la nomina mediante sottoscrizione delle DAT o con atto successivo allegato alle DAT, di cui riceverà copia.

Tutte le informazioni sono riportate nel portale istituzionale del Comune di Cagliari.

(Unioneonline/v.l.)
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