Non solo truffa aggravata ai danni del sistema sanitario nazionale, ma anche peculato. Dopo un anno di indagini dei carabinieri del Nucleo antisofisticazione, il pubblico ministero Giangiacomo Pilia ha formulato queste ipotesi reato nei confronti del primario Maurizio Fossarello, professore associato dell'Università di Cagliari, direttore della clinica oculistica dell'ospedale San Giovanni di Dio.

L’ACCUSA - Secondo l'accusa, con artifizi e raggiri, il medico avrebbe indotto in errore l'azienda ospedaliera universitaria di cui è dipendente (l’ospedale San Giovanni di Dio), in ordine alla natura esclusiva del suo rapporto di lavoro. Per quell'esclusiva, a quanto pare, il primario otteneva un maggiore trattamento economico da parte dell'ospedale. Nonostante ciò, avrebbe esercitato comunque la libera professione in vari centri oculistici privati, tra i quali uno di propria pertinenza. Una situazione che avrebbe originato un ingiusto profitto, secondo la Procura e i carabinieri del Nas che stanno effettuando le indagini, tanto da richiedere al Gip del Tribunale di Cagliari la misura cautelare del sequestro preventivo di alcuni beni del docente.

SIGILLI - La richiesta del pm Pilia è stata accolta dal Gip Giorgio Altieri e questa mattina i carabinieri del Nas hanno applicato i sigilli ad un appartamento di proprietà dell'indagato in via Fleming a Cagliari, con annessi garage e cantina, per un valore complessivo di circa 400 mila euro.

L’ACCUSA - Sull'inchiesta vige il massimo riserbo, ma stando alle poche indiscrezioni filtrate pare che il medico, fuori dal suo impegno ospedaliero, avesse per lungo tempo effettuato anche numerosi interventi chirurgici nei centri privati. Non solo. Stando a quanto emerso dalle indagini, alcuni pazienti sottoposti a terapia nelle strutture private, venivano poi indirizzati per le visite di controllo all'ospedale San Giovanni di Dio, in regime di esenzione ticket.
© Riproduzione riservata