È uno dei simboli della città ma raramente è stato possibile vederlo. Anche per questo ieri oltre cinquemila persone hanno fatto la fila per entrare a Palazzo Boyl, lo storico edificio tra il bastione di Santa Caterina e il Teatro civico di Castello, che gli attuali proprietari, i conti Tomassini Barbarossa, hanno straordinariamente aperto al pubblico in occasione della XIX Giornata di primavera organizzata dal Fondo per l'ambiente italiano.

FOLLA La folla era talmente tanta che si è formato un lungo serpentone umano, che ha cinto il perimetro della terrazza Umberto I. Non solo, gli organizzatori sono stati costretti agli straordinari: la chiusura di due ore per la pausa pranzo è saltata. Così i circa 50 volontari del Fai e altri 50 dell'Associazione nazionale carabinieri, associazione degli alpini e protezione civile, hanno lavorato dalle 9 alle 18.
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