«Andiamo al mare insieme?» La proposta di un trentottenne non è piaciuta a due rumene che sabato sera aspettavano l'autobus in via Pascoli. L'uomo ha insistito con gli apprezzamenti, abbracciandole. Le urla hanno attirato alcuni passanti ma il molestatore non si è fermato: ha palpeggiato il seno di una badante. L'intervento di un brigadiere dei carabinieri lo ha fatto scappare. Una fuga breve: Giampiero Riezzo, 38 anni residente a Sant'Elia, è stato arrestato poco dopo dagli agenti della Squadra volante con l'accusa di violenza sessuale. Il pm Gilberto Ganassi ha disposto il trasferimento nel carcere di Buoncammino.

IL RACCONTO I poliziotti, comandati dal dirigente Gianfranco Murgia e coordinati sul posto dal sovrintendente capo Luigi Sitzia, sono arrivati in via Pascoli sabato pomeriggio subito dopo l'allarme lanciato al 113 dai passanti che segnalavano una lite tra due uomini. Le vittime, due badanti rumene di 42 e 33 anni, hanno raccontato agli agenti gli interminabili secondi di paura in ostaggio di un uomo riconoscibile da un vistoso tatuaggio sul collo. Il disoccupato, come hanno riferito le donne, si sarebbe avvicinato alla più anziana. «Sei bella. Andiamo al mare?» Poi l'avrebbe spinta contro un muro, abbracciandola e tentando di baciarla. Neanche l'intervento dell'amica ha fatto calmare l'uomo che avrebbe palpeggiato la rumena. Un raptus erotico irresistibile. Riezzo, secondo la ricostruzione dei testimoni, si sarebbe “auto accarezzato”.

LE RICERCHE L'assalto alle due donne è stato interrotto da un carabiniere libero dal servizio. Dopo aver parcheggiato l'auto si è avvicinato al molestatore che avrebbe anche cercato di colpirlo con calci e pugni. Poi Riezzo è scappato a piedi. Gli agenti della Squadra volante si sono messi sulle tracce dell'uomo grazie all'identikit e a dei particolari precisi (maglietta nera, giacchetta legata attorno alla vita e, soprattutto, il vistoso tatuaggio). Riezzo non si era allontanato di molto. I poliziotti lo hanno bloccato in via Dante nelle vicinanze di un supermercato. Accompagnato negli uffici della questura è stato riconosciuto dalle due vittime, dal militare e da alcuni testimoni. Il disoccupato è finito in cella con la pesante accusa di violenza sessuale. Nei prossimi giorni verrà ascoltato dal giudice nell'interrogatorio di garanzia. (m. v.)
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