C'è da dire però, che a gestire il mercato del sesso a pagamento, sono rimaste quasi soltanto le organizzazioni straniere, con i sardi che fanno da "fiancheggiatori".

Rumeni e slavi da una parte, ma anche la potentissima mafia nigeriana.

Il quartiere a luci rosse si estende da viale Trieste sino alla periferia estrema, dove viale Monastir diventa la statale Carlo Felice. Apre con il calare della sera e chiude all'alba. Il numero delle lucciole varia dalle 50 alle 90. Il picco il sabato sera.

Da viale Elmas in direzione centro inizia il regno delle rumene e delle slave, che corre lungo via Po, passa per via Santa Gilla e finisce in viale Trieste e via Cesare Battisti.

Le nigeriane stanno invece nelle periferie più degradate tra viale Elmas, via del Commercio, via dell'Artigianato e viale Monastir.

La Questura ha stimato un giro d'affari di oltre un milione di euro al mese.

I dettagli della notizia in edicola con L'Unione Sarda nell'articolo a firma del giornalista Massimo Ledda.
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