Quando nel 2007 acquistò due villini di via Milano, secondo alcuni realizzati con l’aiuto del famoso architetto Ubaldo Badas, non c'era nessun vincolo che impedisse di demolirli e realizzare due palazzine, come sperava. Ma subito dopo è arrivato il "no" della Soprintendenza, secondo la quale l’edificio era, appunto, di particolare interesse storico e artistico. Dunque, lavori bloccati ancor prima che iniziassero.

Così Bruno Cadeddu, impresario cagliaritano, ha dovuto iniziare a licenziare i dipendenti: "E questo nonostante il Consiglio di Stato mi abbia dato ragione, annullando i vincoli", racconta in un'intervista pubblicata sull'Unione Sarda di oggi.
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