"Ho visto Giuliano Deroma in mezzo ai manifestanti con in testa un casco grigio metallizzato, come documentato anche dalle immagini, ma non l'ho visto lanciare oggetti". Così il capo della Squadra Mobile della Questura di Cagliari, Leo Testa, ha testimoniato davanti ai giudici della prima sezione penale nel processo all'ex brigatista Giuliano Deroma, 57 anni, imputato per i disordini e gli scontri tra pastori e forze dell'ordine avvenuti il 19 ottobre 2011 sotto il palazzo del Consiglio regionale, in via Roma, al culmine della protesta degli allevatori.

Secondo l'accusa, Deroma avrebbe lanciato pietre, bottiglie e oggetti contundenti contro poliziotti e carabinieri. I procedimenti per i fatti di due anni fa sono stati unificati e ora alla sbarra, insieme all'ex Br, ci sono anche gli allevatori Raffaele Chessa, Salvatore Masala, Alessio Fois e Antonio Dettori. Stamane i giudici hanno dichiarato chiuso il dibattimento e rinviato l'udienza al 17 gennaio prossimo per la discussione: ci saranno sia la requisitoria del Pm che le arringhe dei difensori.
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