Buco milionario nelle casse di Area, la Regione: «Recuperate i soldi dai morosi»
La Giunta fissa gli obiettivi per l’azienda che gestisce le case popolari della Sardegna: «Riscuotere i crediti necessario per far funzionare l'ente»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un buco di (almeno) 6,5 milioni di euro nelle casse di Area per mancati versamenti dell’affitto da parte di inquilini morosi. Arriva la stretta. L’azienda regionale per l’edilizia abitativa ha ricevuto le direttive operative da parte della Giunta regionale. E tra gli obiettivi c’è «il recupero dei crediti iscritti in bilancio e il contenimento della morosità, incrementando l'azione combinata di emersione dell'evasione e di adozione di strategie a ciò propedeutiche».
I mancati pagamenti sono un peso per l’ente che si occupa della gestione delle case popolari dell’Isola. Nella delibera si legge che quei «crediti rappresentano una fonte necessaria per il funzionamento dell'ente, considerato che l'attività di Area si fonda, principalmente, su risorse derivanti dalla locazione degli immobili di proprietà». E se gli inquilini non pagano non ci sono le entrate necessarie per far funzionare la macchina. Per evitare l’incremento dei canoni negli ultimi anni la Regione aveva stanziato 9,5 milioni. Ma Area non può essere un pozzo senza fondo.
La Giunta quindi ha stabilito che «l'Azienda dovrà specificare gli esiti delle azioni intraprese e le eventuali attività consequenziali all'avvio della procedura di recupero poste in essere al fine del raggiungimento dell'obiettivo».
Tra gli altri obiettivi ci sono «l’attuazione di un programma straordinario di recupero edilizio degli alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà dell'Azienda», «l'attuazione dell'intervento di riqualificazione strutturale e sociale del quartiere Sant'Elia» con il recupero del Favero e delle Lame. Previsto anche «l'aggiornamento del Piano di vendita degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e delle unità immobiliari a uso non abitativo ricomprese in edifici destinati a Erp» e «la necessità di disciplinare la procedura di alienazione delle unità immobiliari ad uso non abitativo di proprietà dell'Azienda».
(Unioneonline/E.Fr.)