4461 studenti dell’Università di Cagliari, con requisiti di merito e reddito soddisfatti, rimasti senza borsa di studio. La scintilla è stata innescata nella giornata di ieri da Progressisti e Pd, che sollecitavano un intervento immediato della Regione.

La replica non si è fatta attendere, con l’assessore della Pubblica istruzione, Andrea Biancareddu, che è intervenuto sul tema: «Da quando sono assessore», spiega l’esponente della Giunta, «nessuno studente idoneo è rimasto privo di borsa di studio e così sarà anche quest’anno».

Questione di tempo, nonostante le difficoltà derivanti dall’alleggerimento della quota del Fondo integrativo statale destinata alla Sardegna: «Si passerà», prosegue Biancareddu, «dai 15 milioni e 512 mila euro dello scorso anno a 13 milioni e 271 mila euro. Questa riduzione comporterà la conseguente diminuzione anche della quota spettante alla Sardegna dai fondi del Pnrr, che stimiamo possa essere pari a 1,9 milioni di euro».

Di fatto, “mancano” 4,1 milioni. Una cifra che l’assessore conta di reperire presto: «Ho già presentato da tempo la proposta finanziaria che, se il Consiglio Regionale approverà, potrà trovare spazio nella variazione di bilancio che nelle prossime settimane verrà discussa in Aula. Qualora l’iter di approvazione in Aula dovesse rallentare potrò autorizzare gli Ersu di Cagliari e Sassari ad utilizzare, per questo fine, l’avanzo di Amministrazione». 

Nel frattempo, però, qualche mossa è già stata fatta: «Ricordo che in sede di Collegato alla Finanziaria, su mia proposta», aggiunge Biancareddu, «sono stati finanziati ulteriori 1,3 milioni per dare copertura all’incremento dei costi scaturito a seguito dell’aumento dell’importo delle borse e all’estensione della soglia Isee, che è passata da 24.355 a 26.306 euro».

(Unioneonline/L.Ne.)

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