4461 studenti idonei dell’Università di Cagliari restano senza la borsa di studio. È quanto emerge dalle graduatorie pubblicate nei giorni scorsi sul sito dell’Ersu, che vedono solo 2708 beneficiari, appena il 38% dei richiedenti in regola con i requisiti di merito e reddito. 

A sottolineare la situazione sono i Progressisti: «Non è ammissibile», dice il capogruppo in Consiglio regionale Francesco Agus. «Qui parliamo di studenti e studentesse che in molti casi non potranno iniziare o portare avanti il loro percorso studi». 

Secondo il gruppo sarebbero inaccettabili anche le giustificazioni dell’Ersu, che parla di scorrimenti di graduatoria che avverranno quando saranno trasferite le risorse del Pnrr e del Fondo integrativo statale. «Le risorse destinate alle borse di studio», spiegano i Progressisti, «sono finanziate oltre che da fondi regionali in compartecipazione statale: risorse che, come è accaduto l’anno scorso, non sono ancora state trasferite e per cui, a oggi, non c’è alcuna tempistica né certezza».

La criticità assume un carattere di urgenza, considerando i crescenti costi per affitti (una stanza a Cagliari supera i 350 euro al mese), vitto, trasporti e spese vive. «Tutto questo», aggiunge Agus, «in una Regione che vede sempre più famiglie in gravissima crisi e dove è complicato e costoso per studenti senza reddito e sostegni mantenersi gli studi. Un altro dato da tenere in considerazione è l’aumento delle richieste di borse di studio, ulteriore conferma dell’impoverimento delle famiglie e della società sarda».

Diventa cruciale, dunque, muoversi tempestivamente: «Occorre intervenire subito», avvisa la deputata Francesca Ghirra. «Per questo solleciteremo un intervento puntuale da parte del Ministero dell’Università affinché le risorse siano trasferite al più presto. Utilizzeremo tutte le prerogative parlamentari perché la situazione si risolva il prima possibile. Non è accettabile», sottolinea, «che per uno scaricabarile tra Istituzioni, che tra l’altro sono governate dalla stessa parte politica, a rimetterci siano giovani studenti e studentesse. L’anno scorso le risorse sono arrivate a marzo, pensare che tutti siano in grado di anticipare le spese significa vivere sulla luna».

La mossa che i Progressisti propongono è quella della variazione di bilancio. Si studia un pacchetto di emendamenti che consenta di stanziare le risorse per pagare la prima rata della borsa di studio a tutti gli idonei meritevoli (di Cagliari, ma anche di Sassari), anticipando i fondi che per la seconda rata verrebbero coperti dallo Stato.

Una linea condivisa anche dal Pd. Sul tema è intervenuto il consigliere regionale Roberto Deriu: «La Regione rassicuri e dichiari subito beneficiari tutti gli studenti risultati idonei nelle borse di studio», ammonisce, «così da dare certezze a migliaia di universitari che, senza il contributo, vedrebbero compromesso il loro percorso accademico. Da quattro anni l’Ersu e la Regione Sardegna pubblicano le graduatorie definitive per la concessione delle borse di studio con tantissimi studenti idonei non beneficiari, per poi dichiarare la copertura di tutte le borse solo nei mesi successivi, con la prima rata che verrà erogata il 31 dicembre. Si tratta», conclude, «di una triste consuetudine da invertire, perché molti di questi universitari, senza la certezza del contributo, sono costretti a terminare il loro percorso di studi a causa delle difficoltà economiche o altre problematiche attinenti».

(Unioneonline/L.Ne.)

© Riproduzione riservata