Un sms alla sua ex fidanzata, «Ti saluto per l'ultima volta», prima di buttarsi sulle rotaie nella stazione ferroviaria di Bologna. È morto così, nella mattinata di ieri, un giovane studente universitario originario di Macomer. Travolto da un treno Frecciarossa alle 9,10 davanti ad alcuni testimoni che lo avevano visto attraversare di corsa i binari, dalla fine del marciapiede del Binario 1 verso destra, per raggiungere la piazzola. Il punto in cui è avvenuto l'incidente era già fuori dall'area viaggiatori, lontano dal marciapiede.

I TESTIMONI Una dinamica, quella ricostruita dai testimoni ascoltati dalla Polfer che, in un primo momento, aveva fatto pensare a un gesto imprudente sfociato in tragedia. Soltanto nel primo pomeriggio, con la lettura di quell'sms sul telefonino cellulare della vittima e con ulteriori accertamenti, gli investigatori hanno potuto accertare che il giovane si era tolto la vita. Quel messaggio era stato infatti inviato alle 8, poco meno di un'ora prima della tragedia e la destinataria dell'ultimo saluto era l'ex fidanzata del giovane, una ragazza con la quale aveva terminato una relazione e che ora si trova all'estero. Secondo la Polizia ferroviaria il ragazzo si sarebbe dunque buttato sotto il treno volontariamente quando ha visto sopraggiungere il convoglio. Una ricostruzione avvalorata anche dai successivi accertamenti degli agenti che si sono recati nell'appartamento dello studente per cercare ulteriori elementi che chiarissero l'accaduto.

GLI AMICI Secondo quanto riferito da un coinquilino, con il quale il ventisettenne condivideva un appartamento in zona San Donato, negli ultimi tempi il giovane era piuttosto depresso. Non è chiaro se solo per motivi sentimentali o anche per altre ragioni. Molto probabilmente non per problemi legati allo studio visto che, studente al Dams, sarebbe stato in procinto di terminare il suo corso di studi con la consegna della sua tesi di laurea. Per mantenersi a Bologna, faceva alcuni lavoretti come facchino e, appassionato di musica, suonava in un piccolo gruppo.

IL CORDOGLIO La notizia, giunta a Macomer nel primo pomeriggio, ha colpito la comunità. Nel capoluogo del Marghine vivono i genitori del ragazzo, una famiglia molto conosciuta e stimata, distrutta dalla perdita del giovane figlio.
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