Fino all’anno scorso sembrava solo una delle tante provocazioni a cui ci ha abituato Ryanair: «Se la Regione riducesse le tasse sul trasporto aereo potremmo investire nell’isola e portare due milioni di passeggeri in più». Parola del direttore commerciale Jason Mc Guinnes, che in quei giorni era a Cagliari per presentare i progetti futuri della low cost.

L’idea del taglio dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco, cioè i 6,5 euro che ogni passeggero paga per ogni biglietto, è affascinante. Servirebbero soldi – una trentina di milioni – e la volontà politica. Due presupposti che nel frattempo Ryanair ha trovato in altre Regioni italiane. Prima il Friuli, poi la Calabria. E infine, pochi giorni fa, l’Abruzzo. Il risultato è stato sostanzialmente identico in tutti i territori interessati dal provvedimento: la low cost ha annunciato nuove rotte e il potenziamento delle basi negli aeroporti. Insomma, nessun bluff.

Tutti i dettagli nell’articolo di Michele Ruffi su L’Unione Sarda in edicola e sull’app in edizione digitale.

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