La notizia è arrivata dal Centro di referenza nazionale, dove sono stati inviati i campioni di siero e sangue risultati positivi ai test eseguiti nei laboratori dell'IZS. Dalle analisi è emerso che il ceppo virale responsabile della malattia è di tipo 1, uno dei sierotipi già rilevati in Sardegna nel periodo 2006-2010, anno degli ultimi episodi clinici verificatisi nella nostra regione. "La blue tongue si presenta con ventiquattro sierotipi così diversi tra loro che gli animali immuni per un ceppo sono comunque sensibili agli altri", commenta il direttore generale dell'Istituto Zooprofilattico, Antonello Usai. "In passato il sierotipo 1 è stato responsabile di alcuni focolai, in particolare nelle province di Cagliari, Carbonia-Iglesias e Villacidro-Sanluri. Dunque il fatto che si tratti di un virus noto - prosegue Usai - ci rassicura contro il pericolo di epidemia nella nostra Isola, perché se il patogeno è già entrato a contatto con gli ovini ha favorito una risposta immunitaria da parte degli animali, che con il tempo sono diventati meno vulnerabili. Inoltre, dal 2007 - conclude - è in corso una campagna di vaccinazione che prevede anche l'uso del sierotipo 1, e questa è un'arma fondamentale per i sanitari e gli allevatori". Il morbo della lingua blu è comparso per la prima volta in Sardegna nel 2000, quando in un allevamento di Pula venne accertato il primo caso italiano della malattia esotica dei ruminanti. In dieci anni la patologia ha colpito il 62 per cento circa degli allevamenti con una perdita di 650 mila capi.
© Riproduzione riservata