In particolare, secondo l'accusa, Trudu, socio e amministratore unico della società Eurogarden costruzioni srl, avrebbe distratto consistenti somme prelevando alla cassa della Banca Intesa un milione e 350.000 euro in tre distinte operazioni. In un colpo solo, il 4 maggio 2006, ha portato via un milione di euro. Lo stesso Trudu ha prelevato contanti per quasi 500.000 euro da un altro conto della società attivo presso il Banco di Sardegna quindi, attraverso Banca Intesa, ha effettuato un bonifico a una società estera per centomila euro.

Non solo: stando alle risultanze delle indagini, l'amministratore dell'Eurogarden avrebbe utilizzato quasi 50.000 euro per pagare una fattura emessa da un'impresa per operazioni in parte inesistenti. L'effettivo ammontare dei lavori pagati era pari a poco meno di novemila euro. Altri 120.000 euro sarebbero stati versati per un'altra fattura emessa ancora per operazioni inesistenti.

Trudu avrebbe inoltre sottratto dal patrimonio della società una lunga serie di immobili (un deposito, un locale commerciale, un posto-auto, un terreno) per circa 600.000 euro: si sarebbe trattato di cessioni simulate al suocero del figlio e al cognato della figlia.

Infine, secondo l'accusa l'imprenditore avrebbe tenuto le scritture contabili della società in modo da rendere impossibile la ricostruzione del patrimonio e del movimento degli affari. La bancarotta contestata è aggravata dall'aver causato un danno patrimoniale di rilevante gravità.
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