Assalto ai portavalori, Saviano: «Nessuna diffamazione alla Barbagia, raccontare significa essere leali»
«Banditi sardi dietro la rapina sull’Aurelia»: lo scrittore sotto scorta parla dopo le polemiche per la video inchiestaIl servizio di Gianfranco Locci per il Tg di Videolina
Parole chiare quelle che lo scrittore Roberto Saviano ha affidato a un video sui suoi canali social: dietro l'assalto a due portavalori sull'Aurelia a San Vincenzo (Livorno) c'è una banda di rapinatori sardi.
Un settore, afferma Saviano, che è in mano ai foggiani e ai gruppi, per quanto riguarda l'Isola, in arrivo dal Sassarese e da Desulo. Parole che hanno destato reazioni contrastanti e avverse, in testa quelle del sindaco della comunità desulese.
Ma Saviano non fa un passo indietro e afferma: «Raccontare il crimine che avviene in Barbagia è diffamare un territorio? Al contrario è essere leali, quello che non sta facendo il sindaco - e moltissimi altri - a non raccontare questa storia».
Saviano, cosa le ha fatto dire con tanta sicurezza che ci fosse una matrice sarda dietro l'assalto? «Le modalità operative e l'accento che hanno gli assalitori nel video. Chi opera in quei territori sono organizzazioni sarde o cerignolane, foggiane. Sono decenni che le organizzazione sarde assaltano i portavalori».
L’intervista completa su L’Unione Sarda in edicola, sull’app e sull’edizione digitale