Centinaia di persone evacuate, migliaia di ettari in fumo. È la descrizione degli incendi registrati in Sardegna fatta dal ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani nel corso dell’informativa urgente in Aula alla Camera.

Nell’Isola, ha detto il ministro, “tra il 24 e il 26 luglio ci sono state 800 persone evacuate. L'area bruciata, ad una prima stima, è di oltre 10mila ettari. Quindi è stato un evento catastrofico”. 

"Questo 72% di piromani che bruciano, che interesse hanno a farlo: con la perimetrazione delle superfici percorse dal fuoco", quelle aree "diventano terreni intoccabili. Avviene il blocco: lì non si fa più nulla. Tutti sanno che in quelle aree non si può mettere un chiodo".

Cingolani ha inoltre fatto cenno a una “leggenda urbana” per chi racconta che "'io brucio perché dopo ci faccio una cosa che mi conviene'; non è possibile che uno bruci per metterci il fotovoltaico o perché ci vuole fare un villaggio turistico. Dal punto di vista giuridico è impossibile, non si può cambiare destinazione d'uso al terreno" incendiato. "La legge a me sembra perfetta - ha aggiunto - dovrebbe scoraggiare chiunque ad appiccare incendi". Allora "forse la perimetrazione non è così efficiente. Anche noi possiamo dare una mano, almeno ai comuni più piccoli". 

(Unioneonline/s.s.)

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