07 agosto 2013 alle 09:18aggiornato il 07 agosto 2013 alle 09:18
Alghero, sigilli all'hotel "Capo Caccia"Le Fiamme gialle arrestano 4 persone
Sigilli all'hotel Capo Caccia e quattro persone finite in manette, mentre un noto commercialista algherese è stato interdetto dall'attività professionale.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Ieri mattina i militari del Nucleo di Polizia Tributaria delle Fiamme gialle di Sassari hanno apposto i sigilli al noto Hotel Capo Caccia di Alghero (costruito nel 1961 e che negli anni ha ospitato anche vip e attori) in esecuzione di un decreto di sequestro emesso dal Gip del Tribunale di Sassari, Carla Altieri, su richiesta del pm Giovanni Porcheddu. Davanti alle acque dell'albergo nel 1977 venne girata anche una scena del film di James Bond "la spia che mi amava". Contemporaneamente a Rimini, Roma, San Benedetto del Tronto ed in Sicilia sono state arrestate quattro persone che, assieme ad un commercialista algherese, avrebbero determinato, secondo l'accusa, la bancarotta delle società che nel tempo hanno avuto la gestione dell'albergo. Il danno causato alle società ed all'Erario è stato quantificato in oltre 15 milioni di euro. In base all'attività di polizia economico-finanziaria svolta dalla Gdf le cinque persone avrebbero distratto gran parte del patrimonio mobiliare e immobiliare della Capo Caccia Resort Srl e della Roden Srl, che hanno gestito, facendolo confluire in altre società direttamente o indirettamente a loro riconducibili o gestite da loro stessi. Secondo gli inquirenti con la complicità del professionista, in particolare, sono state sopravvalutate alcune poste dei bilanci annuali per far comparire una situazione patrimoniale non reale e così accedere a cospicui finanziamenti che altrimenti gli istituti di credito non avrebbero erogato. I sequestri eseguiti oggi dai Finanzieri riguardano sia beni mobili (conti correnti bancari) sia immobili (oltre all'albergo anche due appartamenti ed un capannone industriale) per un valore complessivo di circa otto milioni di euro, che dovranno tutela i soci e coprire parte del debito erariale accumulato negli anni. Gli arrestati sono Giovanni Marocchi, di 66 anni, di Acquasanta Terme (AP), Daniele Degli Esposti, di 51, di Castel San Pietro (BO), Francesco Vizzari, di 47, di Roma, e Vittorio Casale, di 53, di Parma. Al commercialista Andrea Federico Delogu di Ittiri (SS), è stato notificato invece un provvedimento che lo interdice dallo svolgimento dell'attività professionali. Alcuni degli arrestati, nel recente passato, sono stati coinvolti in analoghe indagini condotte da altri Reparti del Corpo in quanto responsabili di condotte simili perpetrate in danno di altre società dal considerevole patrimonio immobiliare.
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