Il sostituto procuratore del Tribunale di Sassari, Paolo Piras, ha aperto un fascicolo contro ignoti con l'ipotesi di omicidio. Archiviate quindi le piste seguite finora: suicidio - scartato dopo l'esito dell'autopsia - e gioco erotico finito in tragedia. Per i carabinieri della compagnia di Alghero e il medico legale Francesco Lubinu, che ha eseguito l'esame autoptico ed effettuato un sopralluogo nell'appartamento della vittima, la morte dell'insegnante è dovuta a strangolamento. Sul corpo non sono stati trovati altri segni di violenza, oltre a quelli profondi sul collo lasciati dalla corda. In casa, inoltre, non vi sono tracce di effrazione. Il cadavere dell'insegnante era stato trovato dal padre della donna. La famiglia si era da subito rivolta a un legale per chiedere alla Procura, inizialmente orientata per il suicidio, di non archiviare il caso e disporre nuovi accertamenti. Stamattina l'avvocato Elias Vacca ha presentato in Tribunale, per conto della famiglia, un memoriale con testimonianze di conoscenti e parenti della vittima, in cui vengono ricostruite le sue abitudini e criticato l'operato degli inquirenti. Gli inquirenti, intanto, scavano nel passato dell'insegnante e si cerca tra le sue conoscenze qualcuno che possa indicare la soluzione di quello che al momento rimane un giallo. Un aiuto potrebbe arrivare dai tabulati telefonici e dal setaccio del personal computer della donna.
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