Alcoa, momenti di tensione al ministeroSindaci e operai aspettano convocazione
Seconda giornata di protesta per i lavoratori dello stabilimento Alcoa di Portovesme davanti alla sede del Ministero dello Sviluppo economico a Roma.Momenti di tensione a fine mattinata di fronte alla sede del Ministero dello Sviluppo economico, a Roma, dove è in corso il sit-in dei lavoratori Alcoa di Portovesme. A riferirlo sono i rappresentanti sindacali che, insieme con gli operai e a una delegazione di sindaci, stanno presidiando la piazza antistante il Mise.
"Stava arrivando un ministro e quando ci siamo sistemati davanti all'ingresso c'è stato un momento di concitazione - racconta al telefono Massimo Cara della Cisl - ora la situazione è superata, ma la guardia resta alta". "C'è comunque molta tensione - conferma Bruno Usai della Cgil - Questa mattina abbiamo incontrato Stefano Fassina, responsabile Economia del Pd, al quale abbiamo fatto presente le nostre richieste". A manifestare preoccupazione anche Franco Porcu, sindaco di Villamassargia e portavoce della delegazione dei primi cittadini che accompagnano a Roma i lavoratori Alcoa. "C'è stato un momento di tensione ma è rientrato - riferisce Porcu - Adesso si aspetta una convocazione dal ministero".
Dalle 9 di questa mattina la delegazione dei 50 operai partiti dalla Sardegna ha ripreso a battere per terra i caschetti per attirare l'attenzione e rimarcare il dissenso per il silenzio che riguarda la loro vertenza. Ieri c'era stato il question time alla Camera e le prese di posizioni di vari politici, dal leader dell'Idv Antonio Di Pietro all'ex presidente della Regione Sardegna, il deputato del Pdl Mauro Pili. A dare sostegno ai lavoratori sono arrivati stamattina dalla Sardegna otto sindaci e il presidente della Provincia di Carbonia-Iglesias, Salvatore Cherchi.