Alcoa, l'appello di politica e sindacati"Il Governo intervenga al più presto"
Dopo il blocco del porto di Cagliari, non si sono fatte attendere le reazioni. Pili: "L'Esecutivo adotti un decreto urgente per il Sulcis".Come prevedibile, la protesta degli operai Alcoa al porto di Cagliari ha suscitato reazioni nel mondo della politica e dei sindacati.
REGIONE SARDEGNA - "In questi giorni e in queste ore di viva preoccupazione la Sardegna è in stato di allerta sociale e istituzionale". Lo hanno detto il governatore Ugo Cappellacci e l'assessore all'Industria Alessandra Zedda commentando l'inasprimento della protesta dei lavoratori dell'Alcoa di Portovesme, in lotta per scongiurare la chiusura della fabbrica. "Siamo arrivati a un momento cruciale della vertenza - sottolineano i due esponenti della Giunta regionale - durante il quale è fondamentale che l'impegno di tutti i rappresentanti istituzionali, dai Consigli comunali al Mise fino a Palazzo Chigi, insieme alle forze sociali, sia indirizzato a promuovere tutte le azioni finalizzate a concretizzare nuove manifestazioni di interesse e favorire il passaggio dello stabilimento di Portovesme nelle mani di un altro soggetto. Tutta la Sardegna - osservano Cappellacci e Zedda - è accanto agli operai e alle loro famiglie. E' necessario che il Governo spenda identico impegno e, congiuntamente alle forze politiche e sociali dell'isola, affronti con determinazione questa delicatissima fase della vertenza. Alcoa mantenga gli impegni e adotti una linea di condotta che sia lealmente funzionale a portare a buon fine le trattative", concludono governatore e assessore.
MAURO PILI - Il deputato del Pdl in un appello al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricordato le parole di un minatore del Sulcis: "Non fateci perdere la ragione, e la ragione di vivere": "Il governo nazionale adotti un decreto urgente e contingibile per il Sulcis dove in questi giorni è massima la tensione per i lavoratori dell'Alcoa di Portovesme. Il dramma dei lavoratori - scrive Pili - può trasformarsi nelle prossime ore in guerra santa per tutelare lavoro e sviluppo di un territorio martoriato dai ricatti di Enel, Eni e Tirrenia".
IDV - "Cosa aspetta il governo ad occuparsi della vicenda Alcoa? La protesta degli operai dell'azienda, che stamattina hanno bloccato il porto di Cagliari, non può essere ignorata dall'esecutivo". Così il responsabile lavoro e welfare dell'IdV, Maurizio Zipponi. "L'IdV, che ha presentato numerose interrogazioni sulla vicenda e che da sempre sostiene le ragioni degli operai - prosegue - chiede al governo un intervento immediato. I ministri Passera e Fornero vadano in Sardegna non per fare le ferie, ma per trovare una soluzione condivisa con i lavoratori.
FERRERO - "Solidarietà alle lavoratrici ed ai lavoratori dell'Alcoa di Portovesme che stamane si sono buttati in mare davanti ad un traghetto della Tirrenia che stava attraccando nel porto di Cagliari": così Paolo Ferrero, segretario nazionale Prc - SE. "E' molto grave - aggiunge - che a pochi giorni dalla presunta chiusura dello stabilimento non ci sia un intervento del governo per risolvere una vertenza che aggraverebbe in maniera drammatica la crisi in un territorio che già ha una disoccupazione del 33%. Bisogna impegnarsi nella risoluzione della crisi e non trasformarla, come fa il governo Monti in questo caso, in un problema di ordine pubblico".
COMUNI E PROVINCE DEL SULCIS - Le istituzioni del Sulcis Iglesiente, dai Comuni alla Provincia, si mobilitano a sostegno della vertenza Alcoa e delle tante emergenze aperte nel territorio, dall'Eurallumina alla Carbosulcis. Per questo motivo i sindaci - annuncia il primo cittadino di Villamassargia, coordinatore del movimento dei sindaci, Franco Porcu - si sono autoconvocati per lunedì alle 15.30 davanti ai cancelli dello stabilimento di Portovesme. "La situazione è preoccupante - dice - Per questo abbiamo deciso di sostenere le azioni di protesta dei lavoratori e chiederemo con forza un intervento delle altre istituzioni". Per martedì, intanto, l'amministrazione comunale di Carbonia ha deciso di convocare un Consiglio straordinario a Cagliari in concomitanza con la seduta dell'Assemblea sarda chiamata a discutere proprio di Alcoa a partire dalle 16.30. Analoga convocazione, sempre a Cagliari, per il Consiglio provinciale. "La Provincia, con nota ufficiale - fa sapere il presidente Salvatore Cherchi - ha chiesto alla Presidenza del Consiglio regionale e ai Capigruppo di poter programmare un intervento in Aula per esprimere la propria opinione e apportare così anche il proprio personale contributo alla mozione che sarà il risultato finale del dibattito". I consiglieri provinciali rinunceranno ai gettoni di presenza e ai rimborsi che "saranno devoluti a supporto delle iniziative per le vertenze in atto".
CISL - Il Governo anticipi il vertice sull'Alcoa convocato al ministero dello Sviluppo economico per il 5 settembre. Lo chiede la Cisl sarda sottolineando che la multinazionale statunitense ha previsto la chiusura dello stabilimento di Portovesme a partire dal 3 settembre. Il sindacato, con il segretario generale Mario Medde e il segretario regionale Giovanni Matta, sollecita che l'incontro sia coordinato "ai più alti livelli governativi" affinché l'esecutivo nazionale, la Regione, l'azienda e i sindacati trovino una soluzione che scongiuri la fermata. "I parlamentari sardi - argomentano Medde e Matta - debbono immediatamente intervenire presso il governo nazionale per creare le condizioni dell'ascolto e della definizione della vertenza per prevenire la radicalizzazione delle lotte. Grande è la responsabilità del governo nazionale che non valuta con la dovuta attenzione le proposte del sindacato e le lotte dei lavoratori".